Il certificato consente unicamente di documentare in modo semplice e sicuro una vaccinazione avvenuta, una guarigione o un test negativo. Insieme ad altri provvedimenti, la disponibilità di una documentazione del genere per l’accesso a strutture e manifestazioni ha contribuito a far sì che la Svizzera affrontasse la pandemia adottando provvedimenti relativamente poco restrittivi. Anche grazie alla limitazione degli accessi mediante il certificato, tra giugno 2021 e febbraio 2022 è stato possibile evitare la chiusura di ristoranti, bar, cinema, centri fitness e altre strutture accessibili al pubblico o l’adozione di altri provvedimenti molto restrittivi nei loro confronti. Anche organizzare manifestazioni è stato nuovamente possibile. Ne hanno beneficiato sia la popolazione sia l’economia.
A livello internazionale, il certificato COVID ha semplificato notevolmente i viaggi, soprattutto nell’Unione europea ma anche in altri Paesi. Questo documento permette di certificare, in modo compatibile a livello internazionale e non falsificabile, la vaccinazione, la guarigione o il risultato negativo del test. In Svizzera è emesso dai Cantoni e può continuare a essere usato per viaggiare in tutti gli Stati UE/AELS e in molti Stati terzi.
Attualmente per viaggiare nei Paesi dell’UE non è più necessario alcun certificato o documento che attesti una vaccinazione o una guarigione, mentre al di fuori dell’UE ci sono ancora alcuni Paesi che, come condizione di ingresso, richiedono tuttora un documento attestante la vaccinazione o un test.