La vaccinazione anti-COVID-19 è raccomandata soltanto per le persone particolarmente a rischio a partire dai 16 anni. In linea di principio non viene formulata alcuna raccomandazione di vaccinazione anti-COVID-19 per bambini e adolescenti.
In generale i vaccini anti-COVID-19 sono ben tollerati, ma possono essere associati a effetti collaterali da lievi a moderati che si risolvono in pochi giorni. In base ai dati degli studi, il profilo degli effetti collaterali nei bambini e adolescenti è simile a quello dei giovani adulti. In genere gli effetti collaterali sono più rari nei bambini, mentre sono leggermente più frequenti negli adolescenti rispetto agli adulti.
Nei bambini piccoli tra i 6 mesi e i 2 anni, gli effetti collaterali più frequenti del vaccino pediatrico Comirnaty® sono irritabilità (>60 %), diminuzione dell’appetito (> 30 %), dolori alla pressione nel punto d’inoculazione (> 20 %) nonché arrossamenti nel punto d’inoculazione e febbre (> 10 %). Nella fascia d’età compresa tra i 2 e i 4 anni gli effetti collaterali più frequenti sono dolori nel punto d’inoculazione (> 40 %), stanchezza (> 40 %), arrossamenti nel punto d’inoculazione e febbre (> 10 %).
Gli effetti collaterali più frequenti dei vaccini a mRNA nei bambini tra i 5 e gli 11 anni sono reazioni locali come quelle che possono verificarsi anche con altre vaccinazioni: dolori nel punto d’inoculazione (>80 %), affaticamento (>50 %) e mal di testa (>30 %). Possono comparire anche gonfiore nel punto d’inoculazione, dolori muscolari, brividi (>10 %), dolori articolari, nonché febbre (<10 %), dissenteria e vomito (<10 %).
In seguito alla somministrazione di vaccini a mRNA, negli adolescenti tra i 12 e i 15 anni sono stati osservati molto spesso dolori nel punto d’inoculazione (>90 %), stanchezza e mal di testa (>70 %), mialgia e brividi (>40 %), artralgia (>20 %) e febbre (>10 %). Sono stati riportati di frequente anche nausea, vomito e arrossamenti locali (>20 %), ingrossamento dei linfonodi (>30 %) e dissenteria (>10 %).
In seguito alla vaccinazione con vaccino proteico, negli adolescenti tra i 12 e i 17 anni sono stati riscontrati più frequentemente sensibilità alla pressione (> 70 %) e dolori (> 60 %) nel punto d’inoculazione, mal di testa (> 60 %), dolori muscolari (> 50 %), affaticamento (> 50 %), malessere (> 40 %), nausea o vomito (> 20 %), dolori articolari (> 10 %) e febbre (> 10 %), quest’ultima evidenziata più spesso tra gli adolescenti che tra gli adulti.
Sono stati segnalati casi molto rari di miocardite e pericardite in seguito alla vaccinazione con vaccini a mRNA e proteici anche nei bambini e adolescenti, verificatisi principalmente in giovani uomini e con decorso perlopiù lieve.
Si raccomanda preferibilmente la vaccinazione con Comirnaty® (adattato alle varianti) rispetto a Spikevax® (adattato alle varianti):
- nei bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni in considerazione della quantità di dati finora limitata riguardo all’impiego di Spikevax® in questa fascia d’età;
- nelle persone non vaccinate e con grave immunodeficienza di età compresa tra i 16 e 29 anni, essendo raccomandate più dosi a distanza di almeno 4 settimane, il che può essere associato a un’insorgenza più frequente di miocarditi e pericarditi.
I benefici delle vaccinazioni somministrate secondo la raccomandazione sono superiori ai possibili rischi.